lunedì 29 novembre 2010

TANTO ZUCCHERO

Amore mio! Ma quanto sei cresciuto?!?!
Domani siamo a dieci mesi.
Sei uno gnometto cicciottone, tutto da mangiare, soprattutto le guanciotte.
E poi sei simpatico, sorridi sempre, e sei una favola quando ci regali le tue meravigliose risate a crepapelle.
Ci divertiamo tantissimo a farti il solletico sulle cosciotte (uguale a tua mamma, sigh), a morsicarti l'alluce e a mordicchiarti sotto il mento perchè scatta automatica la risatona!
Ogni giorno fai una nuova scoperta: ormai stai seduto benissimo, rotoli alla grande alla ricerca dei giochini, e con un piccolo aiutino riesci a metterti seduto da sdraiato. Non gattoni ancora, o meglio, hai elaborato un tuo personalissimo stile di gattonamento: alzi il culone e le braccia, ma non contemporaneamente, e per spostarti in avanti metti la mano destra in bocca, tiri una testata al tappetone e spingi in avanti il culone. Sei buffissimo. Credo che sia anche faticoso per te spostare i tuoi quasi undici chili!
Non vedi l'ora di camminare: nel lettino ti alzi aggrappandoti alle sbarre e adori stare in piedi.
E vogliamo parlare del vocabolario? Mamma, ba ba, bua bua, gu gu, ti ti, yheaaa, pua pua, eh, e tanto altro ancora. Ma il pezzo forte sono le pernacchie!!
Adori i telefoni: appena individui un cellulare o un cordless diventi matto, bisogna dartelo. Ed è del tutto inutile offrirti un vecchio telefono senza sim: se non vedi che si illumina non ti interessa.
Non fai in tempo a sederti sul divano con la mamma che già sei alla ricerca del telecomando: lo prendi e lo punti verso il televisore schiacciando tasti a caso.... e se per caso la tv non si accende ti lamenti con qualche grugnito.
Hai anche imparato a dare la pappa alla mamma, soprattutto i grissini; e se è vero che un grissino tira l'altro, potresti aspettare che la mamma finisca un grissino prima di buttarle in bocca l'altro? E poi, cucciolo mio, la carta non è buona da mangiare.
Ti piacciono le coccole, e piacciono tantissimo anche alla mamma e al papà. E' bellissimo tenerti in braccio e sbaciucchiarti tutto.
Una cortesia: cerca di non tirare troppo i capelli, soprattutto al papà, ne ha giusto due...
E la paperella? Dov'è la paperella? Appena entri nella vasca per il bagnetto la cerchi e ti diverti da matti. Adori l'acqua e non ti lamenti nemmeno se ti và negli occhi. Ti piace un sacco anche il phon.
Sei una favola.
E ogni giorno diventi più bello .

domenica 28 novembre 2010

QUANDO L'ORDINARIO DIVENTA STRAORDINARIO

Una vita decisamente ordinaria la mia. 
Famiglia felice, infanzia serena e adolescenza non particolarmente problematica.
Buon rapporto coi genitori e la sorella.
Pochi grilli per la testa, costante dedizione allo studio prima e al lavoro poi.
Nessuna delusione amorosa, matrimonio con il fidanzato storico, bellissimo figlio tanto desiderato.
Una storia come tante, non accattivante, non da farci un film o da scriverci un libro. Semplicemente una vita ordinaria, a tratti anche un pò noiosa.
Forse.
Un dipinto ti può piacere o non piacere. 
Dipende dai gusti ma anche da come lo guardi. 
Da lontano e di sfuggita può sembrarti banale, ordinario, uguale a tanti altri. 
Se ti avvicini e lo guardi con attenzione, potrebbe succederti di coglierne ogni dettaglio, ogni colore, ogni sfumatura, e di riuscire persino ad emozionarti.
Ed ecco che l'ordinario diventa straordinario.
Non importa che il dipinto diventi o meno un'opera d'arte, non contano popolarità e fama. 
Un sorriso del mio bimbo, un bacio di mio marito, una risata con mia sorella, una carezza di mia mamma, veder la neve, fare l'albero di Natale e tanti altri piccoli e ordinari dettagli trasformano la mia vita in qualcosa di assolutamente straordinario.

mercoledì 24 novembre 2010

L'INIZIO DEL FILM

Ulcy e Papi, Varazze, estate 1992.
Stavo guardando vecchie foto caricate sul PC e sono incappata in questo reperto archeologico. Ovviamente non si tratta di una foto digitale ma di una foto digitale fatta al quadretto appeso nella mia vecchia cameretta in casa dei miei. 
A parte l'orizzonte storto che mi turba ...beh... che bei ricordi!
Ma la cosa più bella è che siamo ancora qui, ancora noi due, meno spensierati ma felici come nella foto. E con un gran valore aggiunto che si chiama Campione.
Mi sento molto fortunata.

martedì 23 novembre 2010

NUOVO LOOK

Eccomi con un nuovo look.
Dopo un periodo di fiacca mi è venuta voglia di cambiare.
Così ho rinnovato un pò l'aspetto e ho aggiunto una nuova pagina con l'intento di raccontare espisodi buffi del mio quotidiano, vecchio e nuovo, e di aggiornarla di tanto in tanto.
Ho in mente anche di aggiungere altre pagine che per ora sono solo un'idea nella mia testa che spero di riuscire a concretizzare.

giovedì 18 novembre 2010

NO KIDS

Ho letto questo articolo.
Solo due brevi riflessioni.
Per carattere cerco sempre di ascoltare il pensiero degli altri senza giudicare e sforzandomi di comprenderne le motivazioni anche quando lontane dal mio sentire

I bambini fanno rumore, urlano, corrono. I bambini possono dare fastidio. A volte l'adulto stanco vuole solo un pò di tranquillità.
Nella mia vita da pendolare, dopo una giornata accanto ad adolescenti ormonalmente instabili, tremavo quando vedevo salire una scolaresca di cuccioli e cercavo di cambiare carrozza. Poi però mi intenerivo nel vederli prendere posto, sedersi in cinque o sei sul sedile da tre e mi perdevo dietro ai loro fantasmagorici ragionamenti.

D'altra parte gli adulti non disturbano mai. Nei ristoranti tengono spenti i cellulari, o comunque usano il silenzioso e si allontanano per telefonare, sui treni e sugli aerei leggono e chiacchierano educatamente a voce bassa, non sbraitano o ridono in maniera smodata, negli alberghi rispettano le ore dell'altrui riposo, negli ospedali sono attenti a non disturbare il vicino di letto dell'amico/parente ricoverato.

E' più facile vietare che spiegare a un bambino quale sia il modo corretto di comportarsi. Un bel divieto e tutto si aggiusta. Tanto i bambini sono di gomma. Se si fanno male poi passa subito.
Allora perchè mi fa ancora male?

Avevo sette anni, la mia sorellina di tre anni e mezzo era ricoverata da qualche giorno per un problema che non capivo bene, la mamma era con lei, ero un pò spaventata anche se il papà e la nonna mi tranquillizzavano. Finalmente posso vederle, la piccola sta meglio. Vado in ospedale con il papà e la zia.
"Devi fare la brava, non si può parlare forte e correre in ospedale, mi raccomando". "Va bene papà".
Arriviamo in portineria.
"Quanti anni ha la bambina? Sette? No no, fino a dieci non possono entrare."
Sono rimasta in portineria con la zia.
Non ho pianto perchè dovevo essere forte, il papà era già preoccupato per la sorellina...ricordo ancora adesso il grande senso di vuoto e inadeguatezza che ho provato, era come se avessi qualcosa di sbagliato. "Ma perchè? Cosa faccio di male? Non corro, giuro, non urlo, lo so che devo fare la brava. Voglio solo vedere la mia mamma e la mia sorellina".

I bambini, tra le altre cose, sono pefettamente in grado di capire.




mercoledì 3 novembre 2010

ALTRO DI ME

Oh ops...presa! Il lancio della palla dalla mia amica Oh mamma è stato parato con successo. Eccomi:


1) Quando le maestre, le prof e i parenti domandavano "E tu, cosa vorresti fare da grande?" cosa rispondevate? Cosa avete sognato più e più volte di fare? Quanti mestieri? Quanti sogni?
In ordine cronologico: la suora missionaria (prima di conoscere il Papi), il medico, il commercialista, la giornalista, la ricercatrice unversitaria, la cantante, la prof.... e in ogni tempo e in ogni luogo la Mamma.

2)Quali erano i vostri cartoni animati preferiti da piccoli? Con quali giochi vi divertivate?
Candy candy, , Creamy ....che cartoni sdolcinati,mi rendo conto solo ora. Mi sa che sono quelli che mi hanno rovinato...hi hi. A mia discolpa però devo dire che mi piacevano molto anche Occhi di gatto e Pollon.
E giocavo molto con mia sorella alle Barbie.


3)Indicate il vostro compleanno più bello e perché.
Non ho mai amato molto i compleanni, forse perchè mi intimidisco molto quando sono al centro dell'attenzione. Bella la festa dei 18 anni, per tanti motivi: le coccole col Papi sull'amaca, i regali ricevuti dai miei più cari amici, di cui uno riscoperto proprio qualche giorno fà, il fatto di diventare Grande...

4) Quali sono le cose che volevate fare e non avete ancora fatto?
Anch'io come Oh mamma avrei voluto scrivere un romanzo. Mi piacerebbe visitare New York, partecipare come volontaria ad una missione in Africa per qualche tempo, imparare a ballare bene bene bene, cantare/suonare da solista davanti a un pubblico molto numeroso (tipo a San siro)


5) Ai tempi quale fu la vostra prima passione sportiva e non?
Sicuramente la musica....sport, non mi ha mai appassionato molto, diciamo nuoto e karate (sono arrivata fino alla cintura arancione, wow)

6) La cosa più bella chiesta da piccini a Babbo Natale.
La sorellina

7) Il vostro primo idolo musicale.
Cristina D'Avena...hi hi. Eros Ramazzotti (ora mi annoia), Bon jovi, Aerosmith.


Rilancio la palla a chiunque voglia raccontarsi un pò!